Don Carlo Giussani, classe 1915, è uno dei sacerdoti più anziani della diocesi di Milano e per ben per 40 anni (1954-1994) è stato il parroco del paese: un parroco "di una volta" apparentemente burbero e inflessibile, con il quale da ragazzo mi era difficile rapportarmi, come per buona parte dei miei coetanei. Fra le altre cose, Don Carlo non ammetteva l'utilizzo della chitarra in chiesa, la riteneva uno strumento assolutamente non adatto per accompagnare il canto durante le celebrazioni... vecchia scuola, solo organo! Risale a circa 10 anni fa un bellissimo ricordo: sta per iniziare la S.messa nella piccola chiesa di Cassano e io sono pronto a suonare il canto d'ingresso ed ecco che a sorpresa dalla sacrestia entra Don Carlo, all'epoca già in pensione, ed inizia la celebrazione! Nello spazio di due metri io, Don Carlo e la chitarra! Appena conclusa la messa l'anziano sacerdote si rivolge subito a me: "Mi sbagliavo". Io non capisco. "Mi sbagliavo sulla chitarra - mi dice - suonala pure". Parole di grandissima intelligenza e umiltà da parte di una persona che per tanti anni mi era apparsa infessibile, accompagnate da un gesto paterno. Da quel momento il mio rapporto con questo sacerdote è cambiato completamente, e al rispetto per la persona si è aggiunto un sentimento di affetto che cresce anno dopo anno. Don Carlo è un mito. Cosimo
giovedì 28 maggio 2009
DON CARLO E LA CHITARRA
In questo mese di maggio in qualche occasione ho suonato durante il rosario, come l'altra sera a casa di Don Carlo: al termine abbiamo scattato una foto ricordo
mercoledì 6 maggio 2009
ROSANERA & FRIENDS
Ieri sera prove per il concerto Rosanera & friends del prossimo 27 giugno: con noi Ema e Dego dei "Cardiovascolari", Sara e Alessandro Gaffuri (violino e fisarmonica) e Sergio Santagada, che è ormai entrato stabilimente nella band per sostituire Sara al basso (il 21 aprile è nato Valter! Benvenuto!).
E' stata una prova di quelle che io definisco pienamente riuscite: quando ci si riesce a divertire pur essendo concreti, mescolando vari stili - dal rock, alla canzone d'autore, al folk che grazie ad un organetto prende inaspettatamente anche i colori del sud - fra tecnica ed improvvisazione
A fine serata, mentre ci salutiamo, faccio i complimenti ad uno dei giovani amici con cui ho suonato: "Sei diventato veramente bravo..."; torno a casa e mi arriva un messaggio: " Sì effettivamente sono diventato bravo con la chitarra, ed è il mio più grande amore...ma non sarei a questo punto se tu non avessi avuto la voglia di insegnarci e di passarci una passione... e un modo di stare assieme, come hai sempre fatto e come stai facendo..." ed altre cose che mi imbarazza scrivere qui.
Grazie alla musica per queste possibilità di incontro, di amicizia, per questi momenti di vita passati insieme.
Iscriviti a:
Post (Atom)