Oltre ai tanti ricordi personali e famigliari - Don Renato ha celebrato il mio matrimonio con Sara e il battesimo di nostro figlio - ci sono anche degli episodi riguardanti la musica che mi legano a questo sacerdote che per 15 anni ha giudato la nostra comunità cristiana.
Il primo riguarda la nascita del gruppo musicale giovanile, per l'animazione della S.Messa: era il 1995 e Don Renato, da poco giunto in paese, accettò e sostenne la mia proposta di un'animazione "giovane" della celebrazione delle ore 10,30, con chitarre, basso e per un certo periodo anche la batteria. Si trattava di un'esperienza nuova per la nostra parrocchia, dove entusiasmo e buona volontà spesso sopperivano alle inevitabili lacune tecniche di un gruppo formato da giovani.
Don Renato seppe cogliere l'autenticità di quella proposta e quello che di buono e importante si portava dietro: il coinvolgimento dei giovani alla vita della parrocchia, sapendo accettare i mezzi espressivi da loro proposti. Ultimamente mi aveva chiesto di occuparmi nuovamente di questa animazione musicale, ottenendo però il mio rifiuto: resto dell'idea che un gruppo giovanile deve essere gestito dai giovani in prima persona, come lui stesso aveva ben compreso. L'augurio è che questa attività possa procedere come lui stesso desiderava.
L'altro ricordo è legato all'organizzazione dei Festival della Canzone e alla creazione in oratorio di un'aula per le prove dei gruppi musicali, ambiente tutt'ora utilizzato anche dai Rosanera. Anche in questo caso ottenni il suo benestare incondizionato, senza alcuna richiesta di denaro, se non l'offerta che annualmente ci sentivamo liberamente di fargli giungere.
Ho conosciuto un uomo buono e generoso, con un carattere comunque forte che a volte - anche per il mio modo di essere, s'intende - portava a qualche incomprensione fra di noi: piccole cose che siamo sempre riusciti a chiarire.
Grazie Don Renato, e spero veramente che tu non ci abbia lasciato, ma soltanto preceduto.
Cosimo